Collina (417 m) della Basilicata, posta circa 3 km
a Nord di Matera. È uno tra i più importanti siti archeologici
preistorici d'Italia. Gli scavi effettuati intorno al 1919 portarono alla luce
un intero villaggio di capanne risalente all'epoca neolitica, nel quale furono
rinvenute testimonianze di una fiorente attività artigianale a cui si
affiancava la pastorizia. L'abitato era costituito da un unico insediamento che
occupava probabilmente l'intera pianura ed era privo di recinti difensivi.
Furono rinvenute anche numerose ceramiche, vasi, tazze, anforette e altre
suppellettili. Tanto le giare che le tazze presentano forme molto simili fra
loro che caratterizzano questa ceramica detta appunto
ceramica di S. d'A.
Particolarmente interessante è la decorazione, prevalentemente di colore
bruno rossastro. I reperti più antichi presentano motivi ornamentali di
forma geometrica, soprattutto triangoli, mentre in quelli più recenti
compaiono linee parallele che racchiudono una linea a zig zag. Tipiche della
cultura della
S. d'A. sono anche le anse a forma tubolare, orizzontali o
lievemente inclinate, spesso rese più complicate da figure zoomorfe
modellate presso le estremità dell'ansa.